Incentivi Fotovoltaico
Perchè conviene installare un impianto fotovoltaico ?
I nuovi incentivi per il fotovoltaico sono stati previsti nella bozza del DECRETO FER (Fonti Energetiche Rinnovabili)
Il decreto FER ha introdotto nuovi incentivi fotovoltaico per l’anno 2018 per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili come ha previsto anche il Clean Energy Package della Commissione Europea e la SEN, Strategia Energetica Nazionale emanata dal Ministero dello Sviluppo Economico italiano nel novembre 2017.
La strategia attuata dal governo italiano per il prossimo triennio 2018-2020 prevede tre obiettivi principali:
- ridurre il gap del prezzo dell’energia e aumentare gli investimenti nelle fonti rinnovabili
- ridurre la dipendenza energetica dagli altri Paesi
- diminuire la quota di energia elettrica prodotta dal carbone e chiudere le centrali a carbone entro il 2023.
L’obiettivo di questi incentivi è favorire la produzione di energia delle fonti rinnovabili e ridurre la dipendenza dal petrolio.
Gli incentivi hanno interessato anche il fotovoltaico che negli ultimi anni aveva registrato un netto calo dei costi e una maggiore convenienza e possibilità di sfruttamento.
Gli impianti industriali sono quelli che possono usufruire di detrazioni fiscali maggiori per il fotovoltaico.
Gli incentivi sono previsti per gli impianti con potenza superiore alle 20KW e sono divisi in tre fasce a seconda della grandezza dell’impianto: impianti dai 20 ai 100 kW, con incentivi fino a 0,11 euro/kWh; impianti dai 100 ai 1.000 kW, con incentivi fino a 0,09 euro/kWh; impianti superiori a 1 MW con incentivi fino a 0,07 euro/kWh.
Sono invece esclusi gli impianti residenziali che solitamente hanno una potenza compresa tra 3 e 6 kW. Una scelta fatta per rilanciare il fotovoltaico industriale, la cui installazione si è notevolmente ridotta negli ultimi anni.
Anche senza incentivi, installare un impianto fotovoltaico residenziale è ancora oggi una scelta conveniente perché è un investimento che assicura notevoli risparmi in modo particolare se si opta per l’autoconsumo domestico o per un impianto con batterie ad accumulo. Inoltre, si può integrare il fotovoltaico con una pompa di calore e ridurre anche i costi del gas.
Detrazioni fiscali per fotovoltaico
Anche nel 2018 chi installa un impianto fotovoltaico residenziale può ottenere le detrazioni fiscali del 50% sul totale delle spese sostenute.
Come lo scorso anno la detrazione viene ripartita in 10 rate annuali ed è confermata l’IVA agevolata al 10% per un tetto massimo di spesa di 96.000 €.
Questa detrazione non è applicabile solo al fotovoltaico, ma anche alla ristrutturazione e al recupero edilizio:
- ristrutturazioni edilizie per abitazioni autonome e condomini;
- manutenzione straordinaria: coibentazione, isolamento acustico;
- manutenzione ordinaria: sostituzione pavimenti, tinteggiatura e rivestimenti;
- impianti per la sicurezza: porte blindate;
- rimozione barriere architettoniche.
E’ possibile ottenere le detrazioni fiscali anche per interventi di:
- Riduzione della dispersione del calore: cappotto termico, sostituzione infissi e serramenti;
- installazione Schermature Solari
ecobonus
Le detrazioni fiscali del 65% così come le conosciamo sono state prorogate fino al 31 dicembre 2018 per le spese relative ad interventi di riqualificazione energetica:
- Sostituzione di vecchi impianti di riscaldamento con: pompe di calore, caldaie ad alta efficienza + valvole termostatiche;
- impianto solare termico;
- impianto termodinamico
Ecobonus: Importo massimo detraibile
L’importo massimo di spesa ammessa all’Ecobonus nel 2018 e utile a determinare l’ammontare della detrazione Irpef:
- 100.000 € per gli interventi di riqualificazione energetica
- 60.000 € per gli interventi sull’ involucro dell’edificio
- 30.000 € per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale, ovvero installazione di impianti dotati di caldaie a condensazione, pompe di calore ad alta efficienza
- 60.000 € per l’installazione di pannelli solari utili alla produzione di acqua calda per usi domestici o industriali e per la copertura del fabbisogno di acqua calda in piscine, strutture sportive, case di ricovero e cura, istituti scolastici.
Incentivi fiscali per condomini
Grandi novità per le detrazioni fiscali dei condomini che subiscono una maggiorazione degli incentivi.
Infatti gli interventi che interessano l’intero edificio e quelli utili a migliorare la prestazione energetica beneficiano di una maggiorazione:
- 70% per interventi che riguardano l’involucro dell’edificio e che abbiamo un’incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda.
- 75%per interventi che possono migliorare la prestazione energetica invernale ed estiva dell’edificio.
Tali incentivi sono prorogati fino al 31 dicembre 2021.
Punto importante: ci sarà la possibilità di cedere lo sgravio fiscale non solo alle ditte che fanno i lavori, ma anche a soggetti terzi.
Bonus mobili
Confermato anche il bonus mobili, cioè la possibilità di detrarre il 50%delle spese sostenute per gli arredi di un immobile oggetto di ristrutturazione viene anch’esso prorogato al 31 dicembre 2018.
- Il tetto massimo di spesa è sempre pari a 10.000 €.
Bonus ristrutturazioni
Come funziona la detrazione fiscale del 50%
La proroga del bonus ristrutturazioni è una delle misure contenute nel testo ufficiale di Legge di Bilancio 2018, in vigore dal 1° gennaio 2018.
Anche per i lavori avviati a partire dal 1° gennaio 2018 e fino al prossimo 31 dicembre sarà possibile beneficiare della detrazione fiscale del 50% delle spese sostenute ed entro il limite di 96.000 euro di spesa.
A partire dal 1° gennaio 2019 il bonus per lavori di ristrutturazione edilizia tornerà alla misura originaria prevista dall’art. 16-bis del TUIR: la norma originaria prevede una detrazione Irpef pari al 36% delle spese sostenute, fino al limite di 48.000 euro per ciascuna unità immobiliare.
Con il decreto legge n. 83/2012 è stato, per la prima volta, portato al 50% il bonus ristrutturazioni e a 96.000 euro il tetto di spesa agevolata, seguito da numerose proroghe, ad ultimo quella prevista dalla Legge di Bilancio 2018.
Vediamo di seguito quali sono i lavori per cui spetta il bonus ristrutturazioni nel 2018 e quali gli altri bonus per lavori in casa prorogati con la Legge di Bilancio.
Bonus ristrutturazioni
Per quali lavori spetta?
In base a quanto già previsto nella guida dell’Agenzia delle Entrate , il bonus ristrutturazioni 2018 spetta per:
- lavori di manutenzione ordinaria, straordinaria, restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia effettuati su parti comuni di edifici residenziali, cioè su condomini (interventi indicati alle lettere a), b), c) e d) dell’articolo 3 del Dpr 380/2001);
- interventi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia effettuati su singole unità immobiliari residenziali di qualsiasi categoria catastale, anche rurali e pertinenze (interventi elencati alle lettere b), c) e d) dell’articolo 3 del Dpr 380/2001).
Alcuni esempi di lavori di manutenzione ordinaria per cui è riconosciuto il bonus ristrutturazioni sono i seguenti:
- installazione di ascensori e scale di sicurezza
- realizzazione e miglioramento dei servizi igienici
- sostituzione di infissi esterni e serramenti o persiane con serrande e con modifica di materiale o tipologia di infisso
- rifacimento di scale e rampe
- interventi finalizzati al risparmio energetico
- recinzione dell’area privata
- costruzione di scale interne.
Per ulteriori dettagli i lettori possono consultare la guida dell’Agenzia delle Entrate.
Si attendono a tal proposito ulteriori aggiornamenti dopo l’ufficialità della proroga al 2018.
Chi ha diritto
al bonus
ristrutturazioni
Il bonus ristrutturazioni può essere richiesto da tutti i contribuenti soggetti al pagamento delle imposte sui redditi, residenti o non residenti in Italia.
La detrazione del 50% sull’Irpef può essere richiesta non solo dal proprietario ma anche dai seguenti soggetti che sostengono le spese:
- proprietari o nudi proprietari;
- titolari di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie);
- locatari o comodatari;
- soci di cooperative divise e indivise;
- imprenditori individuali, per gli immobili non rientranti fra i beni strumentali o merce;
- imprenditori individuali, per gli immobili non rientranti fra i beni strumentali o merce;
- soggetti che producono redditi in forma associata (società semplici, in nome collettivo, in accomandita semplice e soggetti a questi equiparati, imprese familiari), alle stesse condizioni previste per gli imprenditori individuali.
Se è stato stipulato un contratto preliminare di vendita – compromesso – chi ha comprato l’immobile può usufruire del bonus se:
- è stato immesso nel possesso dell’immobile;
- esegue i lavori di ristrutturazione a proprio carico;
- è stato regolarmente registrato il compromesso.
L’agevolazione fiscale sui lavori di ristrutturazione può essere richiesta anche a chi esegue lavori in proprio sull’immobile ma soltanto per le spese sostenute per l’acquisto del materiale.
Come pagare i lavori e ottenere il bonus ristrutturazioni
Il bonus ristrutturazioni può essere richiesto da tutti i contribuenti soggetti al pagamento delle imposte sui redditi, residenti o non residenti in Italia.
Il bonus ristrutturazioni prevede specifiche regole in merito al pagamento dei lavori. Sarà necessario utilizzare un bonifico bancario o postale, all’interno del quale dovranno essere indicati i seguenti dati:
- causale del versamento: Bonifico relativo a lavori edilizi che danno diritto alla detrazione prevista dall’articolo 16-bis del DPR 917/1986;
- codice fiscale del beneficiario della detrazione;
- codice fiscale o Partita Iva del beneficiario del pagamento.
Il bonus ristrutturazioni può essere richiesto anche se i lavori sono stati pagati con un finanziamento. In questo caso la società finanziaria dovrà pagare tramite bonifico, seguendo tutte le indicazioni per la compilazione (indicando il CF del soggetto per il quale si effettua il pagamento) e il titolare dell’agevolazione fiscale dovrà conservare la ricevuta del bonifico.
Bonus casa 2018
Detrazione fiscale ristrutturazioni e non solo.
Ecco tutte le novità
Quali sono le ulteriori agevolazioni fiscali per la casa
attualmente confermate fino al 31 dicembre 2018?
Anche per quanto riguarda l’
Ecobonus al 65%
, sono previste delle novità importanti: nella Legge di Bilancio 2018 è prevista l’applicazione dell’aliquota al 50% per la sostituzione di finestre e infissi e per l’installazione di caldaie.
Nelle ultime modifiche alla Legge di Bilancio viene inoltre confermato che anche per il 2018 sarà possibile beneficiare del bonus mobili. La
detrazione sarà pari al 50% della spesa sostenuta ed entro il limite di 10.000 euro.
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Articolo tratto da
Today.it.
programma di sviluppo rurale 2014-2020
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